Avere una seconda casa, collocata in una destinazione turistica di mare o di montagna, è un vero e proprio privilegio! Accanto alla incredibile comodità di poter usufruire della propria casa vacanze senza pensieri quando si vuole, ci sono però delle inevitabili domande che sorgono ai proprietari.
Una di queste, senza dubbio, riguarda il costo dell’approvvigionamento energetico della proprietà, soprattutto quando non viene utilizzata. In poche parole il dubbio riguarda la bolletta della seconda casa: è più o meno costosa di quella che riceviamo a casa?
Le tariffe energetiche per la seconda casa
Preoccuparsi dei costi della bolletta per la seconda casa è normale e, anzi, sarebbe strano non farlo. Per l’elettricità il sistema prende in considerazione il tipo di consumatore. Se il costo della materia prima per la casa di residenza e quella vacanze è lo stesso, non è così per le spese relative agli Oneri Generali di Sistema. Queste vengono infatti calcolate in modo differente per i clienti domestici residenti e non residenti.
Quanto costa la bolletta della luce per la seconda casa? E per il gas?
Abbiamo quindi delle tariffe per i residenti e tariffe concepite proprio per gli immobili destinati ad essere utilizzati come seconda casa. Il sovrapprezzo viene a trovarsi nelle spese relative agli Oneri Generali di Sistema che prevedono per le utenze domestiche non residenti una quota fissa di circa 87,5 euro all’anno per ogni punto di prelievo. Questo è quindi il motivo per cui una bolletta della luce di una seconda casa sarà più esosa rispetto a quanto ci saremmo prefissati.
Per il gas, invece, questa differenza non esiste. Ciò che può influire sono invece le zone climatiche, definite in base alle condizioni climatiche medie. Inoltre, se la casa ha un impianto di riscaldamento centralizzato o ci sono delle indicazioni specifiche che richiedono l’accensione dei termosifoni, ad esempio, per evitare danni alle tubature, ciò potrebbe comportare un consumo energetico di rilievo anche se la casa è vuota.
Non possiamo poi non considerare in linea generale l’efficienza energetica della seconda casa. Se, infatti, possedete un appartamento in uno stabile nuovo, con standard energetici elevati, apparecchiature moderne e un buon isolamento termico il consumo energetico potrebbe ridursi. Al contrario, se abbiamo acquistato una deliziosa, ma un po’ troppo retrò baita in montagna o rustico di campagna, allora le cifre sulla bolletta potrebbero essere importanti.
E se voglio affittarla?
Per quanto riguarda invece coloro che hanno trasformato la seconda casa in un business, affittandola ad altri viaggiatori la questione “bolletta seconda casa” interessa in modo ancora più importante.
In questo caso però Unoenergy, ha pensato ad una formula su misura per i proprietari/gestori di case vacanza denominata “Affitti brevi, senza pensieri”. Il pacchetto comprende la fornitura di energia elettrica e un servizio di assistenza incluso nell’offerta che prevede l’intervento tecnico di elettricisti, fabbri, tapparellisti, vetrai e imprese di pulizia. Con tanto di referente commerciale dedicato e un numero verde a propria disposizione, pronto ad assistere e a dare risposta a tutte le esigenze dei clienti.
Come ridurre i costi della bolletta per la casa vacanze
Capiti e considerati tutti questi elementi, sicuramente, al di là delle modifiche alle tariffe di sistema previste da ARERA, un modo per rendere la vostra bolletta della seconda casa il meno impattante possibile sulle finanze familiari, è quello di adottare delle soluzioni energetiche rinnovabili. Come un impianto fotovoltaico o la decisione di aderire ad una comunità energetica. Questo in quanto, nel caso delle seconde case che vengono utilizzate soprattutto in estate, il risparmio sarebbe massimo perché andrebbe a coincidere al periodo in cui il fotovoltaico produce di più e più energia al giorno.
Il team di Unoenergy, come sempre, è a vostra disposizione per valutare quale può essere la soluzione migliore per le vostre esigenze e quelle della seconda casa. Contattateci, vi aspettiamo!
