Conto termico e zona climatica: cosa sapere per prepararsi all’inverno
Come ogni anno con l’arrivo dell’autunno inizia quel momento magico in cui riscopriamo il piacere delle piccole cose: una coperta sul divano, una tisana calda, il silenzio fuori dalle finestre. Ma con il cambio di stagione e con il primo freddo che si fa sentire torna anche un pensiero concreto: quando accenderemo i riscaldamenti?
Ogni zona d’Italia segue un calendario diverso, definito in base al clima locale e alle temperature medie che si registrano ogni anno. Conoscerlo è quindi fondamentale sia per rispettare la legge, sia per capire come rendere la propria casa più efficiente anche con un aiuto concreto come quello del Conto Termico 3.0 attivo dal 25 dicembre 2025. In questa guida andremo quindi a scoprire qual è la correlazione tra la data di accensione dell’impianto di riscaldamento e l’ammontare dell’incentivo iniziando un vero e proprio viaggio nel cuore delle “mappe del conto termico”!
Le sei zone climatiche italiane: quando si accende il riscaldamento?
La prima cosa che occorre sapere è che l’Italia è divisa in sei zone climatiche (da A a F) in base ai gradi-giorno, ossia un parametro che misura il fabbisogno di riscaldamento in una data località. In parole povere: più una zona è fredda, prima può accendere gli impianti di riscaldamento e per più ore al giorno.
Nello specifico ecco la suddivisione in zone, le date di accensione consentite dalla legge e anche il numero massimo di ore in cui si può usufruire del riscaldamento.
- Zona A: le località più miti d’Italia, come Lampedusa o alcune isole minori della Sicilia. Massimo 6 ore dal 1 dicembre – 15 marzo
- Zona B: include città come Palermo o Trapani, con inverni brevi e miti. Massimo 8 ore dal 1 dicembre – 31 marzo
- Zona C: rappresenta gran parte dell’Italia centro-meridionale, con esempi come Napoli o Cagliari. Massimo 10 ore dal 15 novembre – 31 marzo
- Zona D: zone a clima più rigido, come Roma o Firenze. Massimo 12 ore dal 1 novembre – 15 aprile
- Zona E – Include gran parte del nord Italia, come Milano, Torino o Bologna. Massimo 14 ore dal 15 ottobre – 15 aprile
- Zona F – Le località montane con inverni lunghi e rigidi, come Cortina d’Ampezzo o Bormio. Come per la zona F gli incentivi del conto termico possono arrivare al 50% sempre per gli interventi di isolamento termico. Nessun limite e nessuna restrizione.
Cos’è il Conto Termico?
L’altro soggetto protagonista di questo viaggio, come abbiamo anticipato, è il Conto Termico. Si tratta di un incentivo statale erogato dal GSE che premia chi investe in interventi per rendere più efficiente la propria abitazione o edificio.
Non è una detrazione fiscale, ma un vero rimborso diretto in denaro, pensato per famiglie, imprese, condomìni e pubbliche amministrazioni che vogliono fare degli interventi di incremento dell’efficienza energetica. Ad esempio viene erogato a chi vuole sostituire caldaie e apparecchi di riscaldamento desueti con altri più moderni come i sistemi in pompa di calore ibridi e full electric. Ma non solo: viene fornito anche a chi opta per installare degli impianti fotovoltaici… Insomma è dedicato a tutti coloro che vogliono fare un investimento per migliorare il comfort riducendo la spesa energetica.
Quali incentivi sono previsti dal conto termico e come la zona climatica influisce
Ora che conosciamo i due attori protagonisti di questo tema risulta anche abbastanza chiaro come vi sia un evidente legame tra incentivi del conto termico e zone climatiche: le aree con clima più rigido, quindi quelle con maggiore fabbisogno energetico, hanno la possibilità di accedere ad incentivi più alti.
Ad esempio:
- In zona E e F, l’incentivo per l’isolamento termico può salire fino al 50% della spesa.
- Se si abbina l’isolamento alla sostituzione degli infissi e a un nuovo impianto di produzione di energia termica si può arrivare fino al 55%.
- Gli impianti ad alta efficienza, come pompe di calore o sistemi ibridi, possono essere incentivati fino al 65%, in tutte le zone, ma risultano particolarmente convenienti dove il clima è più rigido.
In sostanza, maggiore è la rigidità del clima nella zona in cui si vive, più risulta vantaggioso investire nella riqualificazione energetica della propria abitazione. Non solo per il risparmio sui consumi, ma anche per l’accesso a incentivi più elevati.
Il team Unoenergy ti aiuta a fare la scelta giusta
Ora che abbiamo capito sia cosa sono le zone climatiche in cui è divisa l’Italia, sia cosa sono gli incentivi del Conto Termico è fondamentale rivolgersi a chi sa ascoltare veramente le proprie esigenze. Come il team Unoenergy che è composto da professionisti presenti su tutto il territorio nazionale che conoscono da vicino le esigenze delle famiglie, le caratteristiche delle abitazioni e le specificità climatiche di ogni area.
La forza è, infatti, anche nella rete di Unoenergy Point radicati localmente e capaci di offrire consulenza personalizzata e soluzioni mirate aiutando tutti i clienti a individuare gli interventi più vantaggiosi e affiancandoli in ogni fase dell’accesso agli incentivi. Con Unoenergy, migliorare l’efficienza della propria casa significa scegliere un partner affidabile, vicino e competente per risparmiare oggi e vivere meglio domani.